Le praterie di Posidonia oceanica: una risorsa per l'Elba e il Mediterraneo - I Love Elba!
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Posidonia Oceanica

Non solo natura, spiagge incontaminate e mare blu, tra i tesori dell’Isola d’Elba c’è anche una forte presenza di praterie di Posidonia oceanica; una pianta marina non apprezzata dai turisti che, scambiandola per alghe, lamentano spesso la presenza sulle rive del mare come ostacolo per la godibilità della spiaggia, ma che invece è la specie chiave dell’intero ecosistema costiero mediterraneo, la cui protezione è considerata di primaria importanza.

Curiosità: Il nome Posidonia deriva dal dio del mare degli antichi greci per sottolineare la sua grande importanza all’interno dell’ecosistema marino.

Ma perché la Posidonia oceanica è così importante?

Posidonia OceanicaLa Posidonia oceanica è una pianta acquatica endemica del Mediterraneo: ha radici, fusto, foglie e fiori a cui seguiranno poi i frutti contenenti i semi. Ha bisogno della luce solare per effettuare la fotosintesi e cresce su fondali profondi non più di 35-40 metri, formando praterie sottomarine che costituiscono un habitat fondamentale per un’enorme varietà di animali marini.

Le praterie sottomarine di Posidonia sono infatti popolate da un gran numero di organismi tra cui numerose specie di pesci, cefalopodi e crostacei, e sono quindi una delle componenti fondamentali dell’equilibrio e della ricchezza dell’ambiente litorale costiero mediterraneo ed elbano.

La Posidonia è inoltre un importante componente naturale del mare perchè il più grande mitigatore dei gas serra in natura: secondo uno studio internazionale pubblicato su Nature Geoscience, un ettaro di Posidonia cattura 2,5 volte anidride carbonica rispetto a pari superficie di foresta Amazzonica.

A riva poi, quando si sedimenta in banquettes attenua i danni provocati dalle mareggiate e serve da naturale cintura di contenimento contro l’erosione delle coste.

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Purtroppo in tutto il Mediterraneo le praterie di Posidonia sono in regressione a causa di diversi fattori: inquinamento, pesca a strascico, immissione di scarichi fognari in mare che aumentando la torbidità dell’acqua ostacolano la fotosintesi, ripascimento delle spiagge a scopo turistico, competizione con alghe tropicali accidentalmente immesse in Mediterraneo, riscaldamento globale.

Dato che la loro estinzione causerebbe un grosso danno, queste piante sono tutelate dalle legislazioni europee e nazionali e per questo da più parti stanno lanciando appelli per la sua salvaguardia e per la gestione degli spiaggiamenti con modalità ecosostenibili.

Anche nel nostro piccolo ognuno può fare qualcosa per arginare la distruzione delle praterie di Posidonia:

  • Evitare assolutamente di gettare l’ancora sulle praterie di Posidonia;
  • Non disturbare gli abitanti della prateria con rumori molesti o urti tra le foglie facendo immersioni o snorkeling;
  • Evitare assolutamente di gettare qualsiasi inquinante in mare, con particolare attenzione ad olii e idrocarburi e vernici antivegetative.

Possiamo fare questi piccoli accorgimenti per salvaguardare una pianta tanto importante per noi e per il resto dell’ecosistema? Secondo me si!