Sabbia e ciottoli, sanzioni per chi le porta via - I Love Elba!
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La straordinaria varietà di tonalità e tipologie delle spiagge dell’Isola d’Elba è sorprendente e meravigliosa. Le sfumature di colore che si possono osservare a pochi chilometri di distanza sono moltissime: spiagge di sabbia dorata, distese di ciottoli bianchi, scogliere multicolor o spiagge nere e brillanti ricche di minerali ferrosi.

Questa eccezionale caratteristica tutta elbana è dovuta alla complessità e diversità geologica unica al mondo, che permette di scoprire a breve distanza l’una dall’altra, spiagge molto diverse e dai colori arcobaleno.

Spiaggia della Rivercina

Basti pensare alla particolare colorazione dei sassi della spiaggia delle Ghiaie, bianchi e macchiati di blu dalle “gocce di sudore degli Argonauti”; oppure alle spiagge minerarie del versante orientale dell’Elba, dal colore scuro dovuto alla composizione della sabbia ricca di ematite, come la spiaggia di Terranera o rosse come Cala Seregola, a causa dell’ossidazione dei minerali ferrosi di cui è ricca.

Spiagge più uniche che rare, meta ogni anno di moltissimi ospiti ed elbani, strabiliati dal loro singolare fascino. Una bellezza straordinaria che purtroppo le rende oggetto anche di comportamenti illeciti e che compromettono l’intero ecosistema.

Spesso infatti capita che, camminando sulla riva del mare, alcune persone abbiano la tentazione di portarsi a casa conchiglie dalla forma particolare, sabbia o qualche sasso, come ricordo delle vacanze, un gesto d’abitudine per molti viaggiatori e che molti considerano innocuo, ma che in realtà è illegale.

L’art. 1162 del Codice della Navigazione, intitolato “estrazione abusiva di arena o altri materiali”, stabilisce infatti che “chiunque estrae arena, alghe, ghiaia o altri materiali nell’ambito del demanio marittimo o del mare territoriale ovvero delle zone portuali della navigazione interna, senza la concessione prescritta nell’articolo 51, è punito con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 1.549,00 a euro 9.296,00”.

Spiaggia di Fornacelle

Se durante un controllo, dunque, si dovesse venir sorpresi con conchiglie, sabbia imbottigliata, stelle marine o ciottoli nella borsa, si incorrerebbe in una multa salata.

Lo scopo di questa norma è quello di conservare l’equilibrio di fauna, flora e, in generale, dell’ecosistema, impedendo il prelievo di qualsiasi materiale o specie animale o vegetale marittima da luoghi grande di pregio ambientale e che sono patrimonio di tutti.

Bisogna considerare infatti che l’esportazione di materiali dal demanio marittimo ha raggiunto delle dimensioni preoccupanti con turisti che si portano via sacchetti interi di sassi e sabbia. Proprio di qualche giorno fa la scoperta, all’interno di una vetrina di un esercizio commerciale della Maremma, di ciottoli provenienti dalle spiagge della costa nord di Portoferraio.

Per tutelare la conservazione delle incantevoli spiagge dell’Isola d’Elba è necessario che tutti facciano la propria piccola parte, evitando di depredare l’ambiente dalle sue risorse naturali e scoraggiando simili comportamenti.

Costruire castelli di sabbia, ammirare le meraviglie del mare con maschera e boccaglio, ascoltare il mare nelle conchiglie, o scattare una fotografia alla sabbia di quel colore tanto particolare: sono tantissime le attività che permettono di esplorare il mare dell’Elba divertendosi, ma senza interferire o distruggere l’habitat naturale.

È bene ricordarlo sempre, in vacanza all’Elba o in qualsiasi altra località!

Spiaggia di Capo Bianco
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