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L’idea delle Pro Loco elbane, riunitesi per affinare il progetto “Elba smart…working”, è quella di aprire l’Isola ad un turismo di qualità, utilizzando le stagioni intermedie per far scoprire l’Isola ed i suoi tesori, evitando lo spopolamento invernale che ha sottratto servizi e opportunità anche ai residenti.

I paesi elbani potrebbero ospitare, per lunghi periodi o in modo stabile, persone di ogni età, diventando un buen retiro con un clima mite e a contatto con la natura.

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Lo smart working ha dimostrato che utilizzando strutture e infrastrutture informatiche, connessioni stabili e efficienti, si può lavorare o studiare o comunicare da ogni dove, evitando tempi morti per spostarsi, costi, affanni e stress. A favore di vivibilità, salute, costo della vita più basso, sicurezza, vita di comunità, senso di appartenenza, solidarietà.

Se la nuovo tendenza è quella del turismo lento, sostenibile, esperienziale, dove al primo posto c’è la ricerca di luoghi dove l’ambiente è pulito e sicuro, la trasformazione personale e il benessere psicofisico, i piccoli borghi o le piccole isole come l’Elba possono essere i luoghi della ripartenza.

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Distanziamento assicurato, bassi livelli di contagio, spazi aperti e bellezza dovunque, produzioni locali e cibo con i sapori della tradizione, genuinità dei rapporti umani e qualità della vita, sono i punti di forza dei paesi dell’Isola d’Elba. Sempre e ovunque bella. Superando inutili campanilismi pur mantenendo le splendide peculiarità di ogni Comune o frazione, che sono le mille facce della stessa Isola.

Per permettere ai possibili “nuovi residenti” di fare questa scelta servono alcuni servizi garantiti: trasporti marittimi, aerei e terrestri economici, funzionali e possibilmente green, un sistema sanitario efficace, accesso all’istruzione e alla formazione, tariffe convenienti, condivisione di attività culturali e sociali, riscoperta delle tradizioni enogastronomiche, dei mestieri delle terra, dell’allevamento, della pesca o dell’artigianato.

Le Pro Loco elbane rivolgono un appello ai Comuni, alla GAT, al Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, a tutte le categorie imprenditoriali e dei lavoratori, ai cittadini, perchè si trovi un accordo fra soggetti pubblici e privati per rendere realizzabile il progetto. A Campo nell’Elba è iniziata la raccolta dei dati dei soggetti interessati e a breve partirà anche in altri comuni dell’isola. Cominciano anche ad arrivare numerose adesioni fra le quali quelle di VisitElba, Confesercenti, di alcuni operatori della comunicazione turistica come Infoelba e Enjoy Elba & The Tuscan Archipelago Magazine, di alcuni esperti come Daniele Mazzei che già la scorsa primavera aveva lanciato il progetto Smart Elba per la digitalizzazione di tutti i servizi turistici dell’Isola.