Le farfalle dell’Isola d’Elba: Polyommatus icarus - I Love Elba!
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Nome comune: Argo azzurro o Icaro

Grazie alle sue grandi capacità dispersive e all’adattamento ad ambienti molto diversi, l’Icaro è forse una delle specie più comuni che colonizzano l’area mediterranea, dalle rive del mare alle montagne.

L’Arcipelago Toscano non fa eccezione e questa specie è presente all’Elba, Giglio, Pianosa e Capraia, fin dai primi giorni di primavera e per tutto l’autunno.

È una farfalla molto piccola ed appariscente, soprattutto per quanto riguarda il maschio che fa sfoggio di una bellissima colorazione azzurro elettrico nella parte superiore di entrambe le ali.

La femmina mostra una livrea molto meno appariscente.

Si tratta di una specie polivoltina (che compie più generazioni durante l’anno) e nell’Arcipelago vola dall’inizio della primavera fino all’autunno. Molto comune lungo il santuario, preferisce soprattutto le piccole aree aperte al confine tra la pineta e i pratelli.

Nonostante abbia un volo piuttosto veloce e frenetico, effettua numerose soste, soprattutto sui capolini delle Composite dove si ferma per nutrirsi e per effettuare l’accoppiamento.

I bruchi si alimentano prevalentemente di Leguminose (Trifolium spp., Medicago spp., ecc.) e altre piante tra cui l’erba medica e il trifoglio.

Per quanto riguarda la sua biologia, costituisce un caso interessante di mirmecofilia facoltativa: la larva infatti è generalmente difesa dalle formiche sulla sua pianta nutrice, che possono addirittura portarla all’interno del formicaio, dove la nutriranno fino allo sfarfallamento.

Foto Leonardo Forbicioni
Testo parzialmente estratto da santuariodellefarfalle.it