Eccezionali riprese all’infrarosso documentano ancora la presenza della Foca monaca a Capraia - I Love Elba!
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L’eccezionale video di una foca monaca sull’isola di Capraia diffuso dal Parco Nazionale Arcipelago Toscano, conferma l’eccezionale ritorno del mammifero marino nel Tirreno centrale.

Le immagini del 4 e 5 settembre, sono del momento dell’arrivo in grotta con perlustrazione, fase di emersione e risalita del ciottolato e discesa il mattino seguente con ingresso in acqua e abbandono del sito. Sono immagini suggestive ma anche preziosissimi dati scientifici.

Consegnano infatti un raro documento, che può aiutare a comprendere come e perché l’animale stia ritrovando le condizioni ideali per frequentare aree in cui era presente fino agli anni ’70 del secolo scorso.

La Foca monaca è infatti una specie classificata dalla IUCN (Unione Internazionale per la Conservazione della Natura) come specie minacciata di estinzione. È rigorosamente protetta ai sensi della Direttiva europea Habitat ed è inclusa anche nelle principali convenzioni internazionali per la tutela della fauna e dell’ambiente e rappresenta il più raro mammifero marino in Europa. È considerata una delle specie più minacciate del Pianeta Terra, con un contingente complessivo attuale stimato in circa settecento esemplari ripartiti tra il bacino Mediterraneo e le vicine coste dell’oceano Atlantico.

Da evidenziare che l’ultimo avvistamento di Foca monaca validato da ISPRA nell’Arcipelago Toscano, prima di quelli di Capraia del 2020, era stato nel 2009 a Giglio Campese.

Nel 2020 invece gli avvistamenti sono stati frequenti: il 24 maggio un pescatore locale ha segnalato l’avvistamento di un esemplare osservato e filmato durante la sua attività di pesca. Il 9 giugno un turista, racconta di aver avvistato la foca acquisendo un video con il cellulare, in cui si osserva il profilo parziale di emersione dell’esemplare. A questi sono seguite altre segnalazioni di avvistamenti, privi di documentazione fotografica ma riportati dettagliatamente, avvenuti nel corso dell’estate 2020 intorno all’isola di Capraia e un video di un esemplare osservato dai Carabinieri Forestali nell’autunno 2020 nelle acque costiere dell’isola di Pianosa.

Da subito sono stati attivati sopralluoghi e monitoraggi nell’ambito dei quali ISPRA ha osservato un esemplare e raccolto evidenza di materiale biologico all’interno della grotta dell’isola di Capraia che, secondo le fonti bibliografiche storiche ma anche secondo i ricordi della comunità locale, un tempo era il luogo di riproduzione della foca monaca.

Da allora l’area è protetta con telecamere e da una apposita ordinanza del Parco Nazionale che dal 24 giugno 2020 ne vieta l’accesso in ogni forma e con ogni mezzo.

“Queste immagini sono una conferma straordinaria” – ha detto Giampiero Sammuri – “e ripagano dell’impegno profuso negli ultimi anni. Ritengo che questo sia il risultato anche della sensibilità dei Capraiesi, della tempestività dei provvedimenti di salvaguardia adottati e dell’attivazione della vigilanza con le telecamere e con il controllo garantito dalla Capitaneria di Porto. Le immagini realizzate sono emozionanti e ringrazio le ricercatrici di ISPRA per la professionalità e la passione che stanno mettendo in questo progetto che risulta essere uno dei più importanti tra i tanti condotti dal Parco Nazionale nel campo della conservazione della biodiversità”.

“Le immagini ottenute in questi giorni” – commentano le Ricercatrici ISPRA Giulia Mo e Sabrina Agnesi – “confermano la valenza dell’areale del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano quale area di frequentazione della specie nonché dell’importanza delle misure spaziali di protezione e gestione offerte dal sistema dei parchi e delle aree marine protette italiane”.

Le immagini sono state riprese dalle telecamere del Parco ed elaborate da Vincenzo Rizzo Pinna.
Osservare la foca monaca
Buone pratiche in caso di avvistamento di un esemplare di foca monaca