Quarta nidificazione all'Isola d'Elba alla Foce di Marina di Campo - I Love Elba!
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L’Isola d’Elba si conferma come un vero paradiso per le tartarughe marine, che hanno scelto le sue coste come luogo privilegiato per la nidificazione.

Quest’anno, in particolare, il Comune di Campo nell’Elba sembra essere la meta preferita da questi affascinanti animali marini.

Durante la notte, alcuni turisti svizzeri hanno avvistato una tartaruga marina Caretta caretta sulla spiaggia di Marina di Campo, nella zona della Foce, mentre stava deponendo le uova.

I volontari di Legambiente Arcipelago Toscano sono intervenuti prontamente per garantire la sicurezza del nuovo nido. Hanno immediatamente informato la Capitaneria di Porto e ARPAT.

Isa Tonso, responsabile del progetto tartarughe di Legambiente e del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, ha sottolineato che “Due anni fa, nella stessa area, si è verificato un tentativo non riuscito di nidificazione. Questa volta la mamma tartaruga potrebbe avercela fatta e ringraziamo coloro che hanno prontamente segnalato la sua presenza sulla spiaggia”.

Tartaruga Marina di Campo
Nido di tartaruga Caretta caretta a Marina di Campo

Dopo il definitivo accertamento della nidificazione da parte di ARPAT, i tartawatcher di Legambiente hanno provveduto a ripulire l’area dagli accumuli di Posidonia e dai legni posizionati come “protezione” del nido da parte di alcuni volontari.

Si tratta del quarto nido di tartaruga Caretta caretta scoperto nel 2023 all’Isola d’Elba, e ben tre di essi si trovano nel Comune di Campo nell’Elba (Galenzana, Fetovaia qualche giorno fa e, appunto, La Foce a Marina di Campo), mentre l’altro nido si trova sulla spiaggia di Lacona, nel Comune di Capoliveri.

È evidente che quest’anno le tartarughe sembrano davvero voler far fare gli straordinari ai tartawatcher di Legambiente e del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, che pattugliano le spiagge alla ricerca di tracce e nidi. Questa efficace rete fa parte di un progetto di monitoraggio autorizzato dal Ministero dell’Ambiente, in collaborazione con l’Università di Pisa, l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale Lazio e Toscana, le Università di Firenze e Siena, ARPAT e l’Osservatorio Toscano per la Biodiversità.

Inoltre, la rete di volontari dell’Isola d’Elba fa parte del grande progetto europeo Life Turtlenest, che mira a migliorare la conservazione e la protezione della tartaruga marina comune Caretta caretta nel Mediterraneo.

ARPAT ricorda a turisti, bagnanti e gestori balneari l’importanza di segnalare immediatamente al numero 1530 della Guardia Costiera la presenza di eventuali segni lasciati dalle tartarughe sulla sabbia, simili a tracce di piccoli cingolati. Questi segni potrebbero essere cancellati durante la pulizia delle spiagge o a causa del calpestio.

Legambiente raccomanda inoltre di non disturbare, avvicinare e fotografare con il flash una tartaruga marina sulla spiaggia perchè è molto probabile che tornerà in mare e non depositerà le sue preziose uova.

Isa Tonso conclude: “Siamo sempre alla ricerca di volontari non solo per continuare le pattuglie mattutine sulle spiagge alla ricerca di tracce, ma anche per sorvegliare i nidi di Galenzana, Lacona e Fetovaia durante le fasi di schiusa, che inizieranno ad agosto e probabilmente termineranno a settembre. Chi ha già avuto questa esperienza sa che assistere all’emergere delle piccole tartarughe dalla sabbia per raggiungere il mare è un’emozione indimenticabile. Chiunque sia interessato a dare una mano per garantire la sicurezza delle tartarughe marine e partecipare a un’esperienza ambientale e scientifica può contattarci all’indirizzo legambientearcipelago@gmail.com o chiamare il 3407113722“.

Aggiornamento

Il 7 ottobre è stato aperto il nido della spiaggia della Foce a Marina di Campo che ha rilevato una notevole deposizione: ben 127.

Il nido della Foce a Marina di Campo presentava molte uova marcite e depositate in una sabbia umidissima, molto scura e puzzolente, con acqua del fosso e di mare a poca decine di centimetri di profondità, il che probabilmente ha vanificato fin da subito il possibile successo di una schiusa che sarebbe stata eccezionale, visto il grande numero di uova. Qui sono state trovate anche due uova “doppie”.

Nidificazione tartarughe marine
Informazioni utili a individuare eventuali nidificazioni di tartarughe marine e proteggere le covate
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