L'Aleatico DOCG: il gusto dell'Isola d'Elba - I Love Elba!
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Settembre all’Isola d’Elba è ancora tempo di mare, passeggiate all’aperto e sport outdoor…ma è anche tempo di vendemmia!!

Oggi vogliamo farvi conoscere l’Aleatico Passito dell’Elba, il vino più famoso dell’Isola d’Elba, ottavo DOCG della Toscana di cui anche Napoleone si innamorò: si racconta infatti che durante la sua permanenza all’Isola d’Elba l’Imperatore lo bevesse persino a colazione!

L’aleatico tradizionalmente era il vino delle famiglie e delle grandi occasioni. A Natale non c’era famiglia elbana che non avesse una bottiglia di Aleatico in tavola insieme naturalmente alla schiaccia briaca, al panficato e ai cantucci.

Ad oggi se ne producono circa 60mila bottiglie all’anno, in una produzione all’Elba di circa 1 milione di bottiglie di vino complessive.

Come molti altri passiti, la produzione dell’Aleatico non è semplice. Durante le operazioni di raccolta (tra fine agosto e settembre) i grappoli anche minimamente attaccati da muffe o marciumi devono essere scartarti, mentre devono essere raccolti quelli integri, sani e ben maturi.

L’Aleatico è un vino passito naturale quindi dopo la raccolta le uve vengono lasciate appassire per alcune settimane all’aria e al sole adagiate, senza sovrapporle, sul fondo di basse cassette traforate o su graticci di cannette.

L’uva nel periodo dell’appassimento ha bisogno di un clima particolare: ventilato e fresco e non ci deve essere scirocco (vento che apporta moltissima umidità all’aria) perché altrimenti si creano facilmente delle muffe che possono danneggiare l’acino!

La selezione delle uve continua giornalmente durante tutto il periodo dell’appassimento, con controllo ed eventuale pulitura dei grappoli (a mano!): questo è l’unico metodo tradizionale ed efficacissimo per ottenere un’uva appassita di alta qualità.

Dopo circa una settimana i grappoli vengono rivoltati per farli asciugare anche sulla parte sotto.

La difficoltà maggiore risulta l’individuazione esatta del momento in cui le uve sono pronte!

Alcune aziende preferiscono produrre un vino molto dolce, mentre altre preferiscono fare un vino più secco. Ed è proprio la durata dell’appassimento che determina e differenzia maggiormente l’Aleatico delle diverse aziende.

L’Aleatico dell’Isola d’Elba ha un ventaglio di profumi molti particolari e intensi di marasca, ciliegia, fico e fiori di geranio e rosa. Queste caratteristiche si riscontrano solo all’Elba, infatti uno stesso vitigno coltivato altrove non possiede queste particolarità.

L’Aleatico Passito dell’Elba DOCG è un ottimo vino da fine pasto che si abbina piacevolmente a dolci a pasta secca come la famosa schiaccia briaca o i cantucci. Ma, soprattutto nella sua versione più secca, può essere bevuto anche senza abbinarci niente: sorseggiato come un vino da meditazione, da sigaro o, facendo un abbinamento particolare, gustato insieme a formaggi come il Gorgonzola o il Roquefort.